Nel 2025, si prevede che gli indicatori del settore recupereranno del 2% a/a

EUROFER, l’associazione europea dell’acciaio, prevede un calo dello 0,4% nell’edilizia nell’UE nel 2024 rispetto al 2023, quando si era registrato un calo del 2,1% a/a (aspettative precedenti). Tuttavia, per il prossimo anno si prevede un trend di crescita positivo del 2% a/a. Lo afferma il rapporto EUROFER Economic and steel market outlook 2024-2025, primo trimestre.

L’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, insieme alla carenza di manodopera in alcuni paesi dell’UE, alla crescente incertezza economica e all’aumento dei tassi di interesse, hanno influenzato i volumi di costruzione nell’UE. Si prevede che questa tendenza negativa continuerà fino alla prima metà del 2024, principalmente a causa dell’impatto di un ulteriore inasprimento della politica monetaria in un contesto di tassi ipotecari più elevati e di una debole domanda di alloggi, secondo il rapporto.

Nel 2023, l’edilizia abitativa ha subito un calo a causa dell’inasprimento della politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea (BCE) per frenare l’inflazione. Un andamento più positivo si è invece osservato nel settore dell’ingegneria civile, che si è dimostrato resistente in queste condizioni, ma non è ancora riuscito a compensare il calo dell’edilizia residenziale.

Secondo le previsioni di EUROFER, nel 2024 l’edilizia civile continuerà a crescere, ma a un ritmo più lento a causa della riduzione della spesa pubblica.

I governi stanno utilizzando i programmi statali di costruzione come una delle misure per sostenere l’industria dopo la recessione del 2020 causata dalla pandemia del COVID-19. Tuttavia, nel 2024, l’impatto di questi programmi sarà notevolmente ridotto a causa di una serie di fattori negativi, come la carenza di materiali da costruzione, il loro aumento dei prezzi e le ridotte opportunità finanziarie per l’edilizia nell’UE.

Per quanto riguarda il segmento dell’edilizia privata non residenziale (uffici, edifici commerciali, ecc.), le prospettive di investimento depresse per l’azienda rimangono sfavorevoli nel prossimo futuro a causa dell’instabilità del contesto economico.

Come riportato in precedenza dal Centro GMK, secondo le previsioni EUROFER, il consumo apparente di acciaio nell’Unione Europea dovrebbe diminuire del 6,3% nel 2023 rispetto al 2022, a 129 milioni di tonnellate. Allo stesso tempo, nel 2022, la cifra è diminuita del 6,5% a/a, e nel 2024 si prevede che cresca del 5,6% a/a.